Travestirsi e truccarsi, indossando la camicia del papà o le scarpe con i tacchi della mamma, è il gioco più antico e affascinante del mondo. Attraverso questo gioco simbolico per eccellenza i bambini, imitano e fanno propri i gesti quotidiani degli adulti, imparano, elaborano e sperimentano i ruoli e le varie identità. Usando la fantasia e l’immaginazione elaborano il loro vissuto, le emozioni che vivono nel rapporto con i loro genitori e con il mondo esterno. Con l’aiuto di una borsetta o un cappello i bimbi inventano e raccontano delle storie, condividono insieme all’educatrice e ai coetanei un momento speciale e un po’ magico, ricco di emozioni, dove ci si può trasformare in una strega o in un principe o ancora meglio, nella mamma e nel papà e andare insieme a fare la spesa.
Attraverso i travestimenti i bambini imparano ad esprimere i sentimenti, a verbalizzare le loro emozioni e a dar loro un nome e un significato per acquistare nuova consapevolezza di sé. È un’occasione speciale per superare le incertezze e le paure identificandosi con i personaggi interpretati, per imparare a stare con gli altri, socializzare con grandi e piccini ed imparare a conoscersi e conoscere. Dai 24 mesi inizia un percorso “impegnativo” che accompagna i bambini alla Scuola dell’Infanzia, partendo dalle loro “nuove capacità” linguistiche, motorie ed espressive. Il passaggio alla Scuola dell’Infanzia è un “momento decisivo” dell’evoluzione infantile: viene proposto con gradualità, attraverso un percorso di raccordo sviluppato in tappe, che favoriscono la creazione di personali mappe cognitive.